In natura, i rettilinei sono quasi inesistenti ad eccezione delle microstrutture e di alcuni minerali e cristalli. Questo contrasta con l'ambiente creato dall'urbanistica e dall'edilizia dei Sapiens, che è pieno di forme rettilinee e dritte. La mancanza di rettilinei nei luoghi non antropizzati può essere attribuita a diversi fattori: uno di questi è il modo in cui le forze naturali agiscono sull'ambiente, creando forme più organiche e fluide anziché linee rette. Infatti, come anche ci ricorda il Feng Shui, le forme curve sono proprie dell'energia Acqua, e di fatto sul nostro pianeta la pioggia è uno dei principali fenomeni che causano la degradazione meteorica, tanto quanto fiumi e ghiacciai sono stati i principali agenti geomorfologici.
Si può notare come la presenza di curve e irregolarità nell'ambiente naturale conferisca a noi un senso di armonia ed equilibrio che manca nei rettilinei artificiali. La mancanza di rettilinei in natura potrebbe aver condizionato l'evoluzione della nostra percezione e dell'interpretazione del mondo che ci circonda. Il nostro cervello sembra infatti preferire forme curve e morbide, che creano un senso di movimento e dinamicità.
Quello che ci giunge dal Feng Shui tradizionale, basato sulla ricerca di principi che possano definire l'ambiente che ci circonda, è l'idea che la "percezione dei rettilinei come un'accelerazione" sia il risultato di come il nostro cervello elabora le informazioni visive. Quando guardiamo un oggetto in movimento lungo una linea retta, il nostro cervello interpreta questo movimento come un'accelerazione costante. Questo perché ci siamo abituati a vedere oggetti che si muovono lungo traiettorie curvilinee, che richiedono cambiamenti continui di direzione e velocità. Quando gli viene presentato un rettilineo, il nostro cervello interpreta questo movimento come un cambiamento repentino di velocità, creando una sensazione di accelerazione. Questo in alcuni soggetti particolarmente sensibili, può causare persino disturbi psicofisici come vertigini, nausea o mal di testa.
Uno Sha Qi 煞气 è quello che si può definire "Energia che Attacca" e traducendo più o meno letteralmente " Energia dello Spirito Cattivo". Con Sha Qi si intende qualsiasi forma che dia l'impressione di andare velocemente contro l'osservatore (es. uno spigolo), o percorribile da un potenziale predatore (es. un viale), o che a causa della ripetizione di forme simili, crei un senso di accelerazione sempre verso chi osserva. L'illusione ottica che fa sembrare una fila di oggetti uguali, come i pali della luce, in restringimento verso l'orizzonte, e crea un effetto di accelerazione visiva, è nota come "prospettiva lineare" o "prospettiva convergente". Questo effetto è dovuto alle leggi della prospettiva e della percezione visiva.
Quando vediamo una fila di oggetti posti lungo una linea retta che si estende verso l'orizzonte, il nostro sistema visivo interpreta la diminuzione delle dimensioni degli oggetti come una maggiore distanza. Questo fenomeno è parte integrante della prospettiva a cui siamo educati fin dalla nascita: gli oggetti più lontani sembrano più piccoli di quelli più vicini. Quando si osservano gli oggetti in fila che convergono in lontananza, il nostro cervello interpreta la convergenza come un segnale di profondità, suggerendo che la fila si stia muovendo in profondità nello spazio. Questa percezione può creare l'illusione che si stiano muovendo velocemente lungo la fila, generando proprio tale senso di accelerazione.
L'idea di accelerazione dei rettilinei può avere vari effetti psicofisici sul nostro corpo e sulla nostra mente: uno di questi effetti è la sensazione di instabilità e squilibrio; inoltre, può anche influenzare il nostro stato emotivo, causando ansia, stress e irritabilità. Questi effetti possono essere particolarmente evidenti quando siamo immersi in ambienti con molte linee rette, come grattacieli o corridoi lunghi e stretti. Lo stress ambientale può influenzare il sistema endocrino, che regola la produzione e il rilascio degli ormoni nel corpo e l'esposizione prolungata a situazioni stressanti, quindi, può scatenare una risposta fisiologica che coinvolge diversi ormoni, tra cui il cortisolo, l'adrenalina e la noradrenalina.
Parlando di come tali conformazioni possano influenzarci quotidianamente, la scelta della posizione di un'abitazione può risultare significativa, poiché diversi fattori entrano in gioco, influenzando sia la funzionalità che la simbologia associata. Innanzitutto, la praticità e la sicurezza svolgono un ruolo cruciale. Evitare strade o rettilinei diretti verso la casa contribuisce a preservare la privacy e a fornire un maggiore senso di protezione. Una disposizione strategica, magari con ostacoli naturali, può ridurre anche il rischio di viste indesiderate, creando un ambiente più percettivamente sicuro.
Per l'aspetto estetico, poi, evitare rettilinei può promuovere un'armonia visiva. Una progettazione che si integra con il terreno e il paesaggio circostante contribuisce a creare un'atmosfera coesa e armoniosa con l'ambiente circostante. Ovviamente nelle città già ampiamente urbanizzate tale dinamica è più difficile, ma tuttavia è sempre molto importante evitare gli affacci diretti su intersezioni a T o a Y, strade in discesa dirette verso la casa, lunghi filari di alberi, luci, altri elementi che creino allineamenti.
Quest'ultimo punto però deve essere contestualizzato. Infatti si può far notare che le grandi ville padronali e palazzi di un tempo, avevano come elemento paesaggistico ricorrente il grande viale che si dirige verso la casa. Se si presta attenzione alla fine di questo viale era ed è sempre presente un ampio spiazzo, come un parcheggio, un giardino con rotonda, una fontata. Questo è quello che tradizionalmente si chiama Ming Tang e di fatto funziona come un vero e proprio sistema di rallentamento e accumulo del Qi. Con il corretto Ming Tang, infatti, si dissipa l'effetto degli Sha Qi e se vogliamo vederla dal punto di vista percettivo, frappone un ostacolo di larga estensione tra noi e il potenziale pericolo, abbassando la sensazione di esposizione.
Nella vita quotidiana il nostro corpo è quindi spesso esposto a questa sensazione di accelerazione o di sentirsi sotto attacco. Nelle abitazioni è molto importante evitare di creare effetti "tunnel", come con lunghi e stretti corridoi o persino gli allineamenti tra porte. Infatti può capitare che per la disposizione planimetrica due o più porte di casa si trovino in allineamento: questo va a creare un vero e proprio corridoio virtuale che anche se non architettonicamente presente, può essere percepito come tale.
Non sempre è possibile intervenire con correzioni strutturali, e per tale ragione, nonostante gli effetti negativi dei rettilinei sulla nostra percezione psicofisica, esistono alcune strategie che possono essere adottate per mitigarne gli effetti. Una di queste è l'introduzione di elementi curvilinei negli ambienti con molte linee rette, angoli arrotondati o elementi decorativi. Questi elementi possono aiutare a rompere la monotonia dei rettilinei e creare un senso di movimento e fluidità. Inoltre, è importante bilanciare gli ambienti con una combinazione di forme, in modo da creare un equilibrio visivo.
Un altro sistema, per gli amanti del verde o dell'acquaristica, è l'introduzione di elementi naturali, come piante o fontane, Questo può contribuire a creare un ambiente più armonioso e rilassante, riducendo gli effetti psicofisici dei rettilinei, in esterni ma anche nei corridoi o allineamenti interni. Le piante sono un soggetto più semplice da gestire, ma che deve essere sempre illuminato in modo corretto, per non dannergiarne lo sviluppo.
L'inserimento di acquari e fontane deve invece sempre essere valutato con attenzione, in quanto sono elementi molto attivanti all'interno di un'abitazione. In linea di massima, quindi, per chi non è esperto o appassionato è sempre preferibile intervenire creando illusioni ottiche con il colore, il chiaroscuro e con elementi d'arredo o paesaggistici.
Quando camminate per la città, provate a sentire le strade. Se avete modo di posizionarvi su un'intersezione a T, al sicuro sul marciapiede, guardate lungo la strada dritta davanti a voi, e provate a sentire come reagisce il vostro corpo. Fate poi qualche passo a lato e guardate nella stessa direzione senza essere frontali alla strada: come si sente il vostro corpo? Percepite un senso di maggiore protezione o sicurezza?
Potete provare anche a fare l'esercizio dando le spalle al rettilineo. Vi sentite meglio o peggio dell'osservazione frontale? Cosa percepisce il vostro corpo?
Questi sono esercizi per stimolare la nostra risposta istintiva. Una vita di apparente sicurezza, e la mancanza della necessità di sopravvivenza ai predatori, come quando vivevamo in natura, ha di fatto abbassato molto la nostra soglia di attenzione all'ambiente. Provare nuovamente a sentire lo spazio, permette al corpo un progressivo abbandono dell'adattamento territoriale, e questo permette un maggior rispetto delle nostre necessità fisiologiche e anche psicologiche inconsce.